La storia del trattore: tra curiosità e innovazione5 min read

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Sul mercato esistono tante varietà di macchine agricole. Le principali variazioni riguardano il peso, la dimensione, gli pneumatici e l’impiego. Si tratta di un prodotto diffuso in tutto il mondo, eppure al tempo stesso relativamente giovane. Eppure, nonostante questa giovane età, l’uso di questi mezzi ha rivoluzionato così tanto la civiltà umana da chiedersi come si lavorasse in campagna prima che fosse acceso il motore del trattore per la prima volta.

Proprio in virtù dell’importanza strategica rivestita, abbiamo deciso di dedicare un focus alla storia del trattore, tra ingegneria, agricoltura e intuizioni geniali.

La storia del trattore: le origini dell’invenzione

Quando è stato inventato il trattore? Beh, c’è un anno preciso che segna la nascita del trattore: è il 1882, il luogo gli Stati Uniti. E non è un caso, dal momento che il Paese stava vivendo un periodo di grande sviluppo economico. Tuttavia, già in precedenza in Europa erano stati fatti dei passi per l’invenzione di una macchina in grado di agevolare la vita nei campi dei contadini.

Il primo tentativo in chiave moderna fu nel 1770 ad opera dell’ingegnere francese Nicholas Cagnot durante la prima rivoluzione industriale. Tuttavia gli sforzi non furono premiati. Il suo trattore a vapore si distrusse dopo la prima accensione.

Trattore a vapore di Nicholas Cugnot

Il progetto fu ripreso dall’italiano Pietro Ceresa Costa che perfezionò e realizzò un trattore alimentato sempre a vapore. Con qualche piccola modifica si arrivò a produrre nel 1879 una decina di esemplari basati sul progetto dell’ingegnere Ceresa Costa.

Un’ altra tappa fondamentale per la storia del trattore fu l’innovazione del motore a scoppio a quattro tempi ad opera del tedesco Otto Nikolaus. Ma la vera rivoluzione avvenne quando Rudolph Diesel inventò l’omonimo motore che verrà impiegato soprattutto sui trattori.

E si arriva così al 1892 con la prima macchina agricola. Ovviamente si trattava di un modello molto impacciato nei movimenti e poco pratico per chi era alla guida. Oltre a pesare circa 8 volte in più rispetto a quelli attuali.

Tuttavia era stata appena posata la prima pietra per lo sviluppo di una macchina fondamentale per la meccanizzazione della produzione agricola. Qualche anno dopo, Ford produsse su larga scala, e a prezzi più accessibili, il Fordson, il primo trattore industriale che dominò la scena sui campi americani.

Il trattore Landini

Anche l’Italia avviò la produzione su larga scala delle macchine agricole. Certo le industrie nazionali non avevano a disposizione gli infiniti capitali delle concorrenti americane e soprattutto il Paese viveva ancora gli effetti del primo conflitto bellico.

Nonostante questi ostacoli, anche nel Bel Paese videro la luce nuovi modelli. Uno dei più interessanti fu il Cassani del 1927, il primo trattore italiano a 40CV, montava un motore a due tempi da 12700 cc di cilindrata. Ma il marchio che più influenzò il mercato nazionale fu Landini. Questa casata emiliano-romagnola costruì il modello 25-30 HP, dotato di 4 marce, retromarcia e raffreddamento ad acqua. Il successo del trattore Landini 25-30 HP fu dovuto a quattro fattori:

  • l’estrema maneggevolezza che assicurava un certo confort di guida
  • la solidità della struttura
  • la facilità con cui era possibile ripararlo.
  • consentiva di lavorare a una profondità di 35-40 cm per i terreni più duri e di 50 cm per i terreni medi.

Negli anni successivi la società Landini continuò a sviluppare nuovi modelli, basati su motori a Diesel come il Perkins

trattore landini 25-30 hp
Trattore Landini 25-30 HP

I trattori Lamborghini

Oggi quando si parla di Lamborghini si pensa alle omonime auto di lusso, gioiello della tecnica e del made in Italy. Ma in pochi sanno che la casata modenese cominciò la sua avventura nel settore con la produzione di trattori agricoli.

Era il 1948 quando Ferruccio Lamborghini si rimboccò le maniche per mettere su la prima fabbrica di macchine agricole. Dal momento che non c’era un prima, cioè una storia, una azienda già avviata, Lamborghini Sr avviò la produzione utilizzando pezzi ricavi da carri armati e automezzi militari distrutti.

Il primo trattore Lamborghini fu il modello Carioca, una macchina agricola che presentava una importante innovazione: il vaporizzatore applicato al motore Morris. Questa geniale intuizione consentiva al trattore di essere messo in moto con iniezione a benzina per poi passare a petrolio.

In poco tempo la produzione di trattori crebbe notevolmente: da un mezzo a settimana a circa 200 all’anno, con motori made in Italy e senza più usare materiale bellico riciclato. Ma il vero boom coincise con gli incentivi statali promossi dalla legge statale che permetteva agli agricoltori di ricevere un prestito con un tasso di interesse basso (3%) per acquistare il proprio trattore.

Ancora oggi i trattori Lamborghini sono tra i più apprezzati sul mercato sia per quanto concerne la tecnologia sia per il design. Nel 2014 Lamborghini Trattori ha vinto con il modello Nitro una serie di riconoscimenti internazionali, tra cui il Tractor of the Year – Golden Tractor for the Design 2014 e il RedDot Award 2014.

Trattore Lamborghini: uno degli ultimi modelli

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